Ci presentiamo: siamo Niccolò e Gloria, e per prima cosa siamo due grandissimi, fortissimi…gattari. 

Gattari nell’anima: vediamo un gatto e ci sciogliamo. 

E com’è quel detto? “Scegli il lavoro che ami e non lavorerai neppure un giorno in tutta la tua vita”.

Bene, noi siamo così gattari che nella vita siamo riusciti a fare dei gatti un lavoro molto bello: per alcuni anni abbiamo avuto un’azienda di petfood che ci ha permesso di studiare in modo approfondito la salute e il benessere dei mici.

E quindi è così che è nato il nostro progetto ABC Gatto? No, non proprio. Dobbiamo ringraziare Gaia e Mina se questo progetto ha visto la luce.

GAIA E MINA, LE NOSTRE MAESTRE DI VITA

Gaia e Mina sono due gattine che abbiamo adottato nel settembre 2020.

Dopo alcuni anni dalla morte del nostro gattone Poldino ce la siamo di nuovo sentita di adottare; abbiamo accolto due gattine da una colonia di alta montagna, degli abitanti del luogo le avevano salvate perché rischiavano di morire di freddo con l’arrivo della prima neve. 

All’inizio le cose sono andate bene. Le gattine erano piccolissime, conquistata la loro fiducia si sono rivelate di buon carattere, tranquille e giocherellone. Le abbiamo viziate, perché volevamo solo il meglio per loro: cucce e tiragraffi tra i migliori sul mercato, giochini, fontanelle per l’acqua, il miglior -e più costoso! – cibo umido disponibile…Tutto andava bene, Gaia e Mina crescevano felici e bellissime, con un mantello folto e lucido, vispe e attive.

Ma dopo qualche mese le cose hanno iniziato a cambiare. Con noi erano sempre le stesse, con i loro caratteri buoni e dolci. Ma tra loro qualcosa si è incrinato. 

Ad un certo punto, attorno ai 6 mesi d’età, hanno iniziato ad azzuffarsi di frequente; inoltre ogni tanto lasciavano qualche ‘ricordino’ di pipì sui tappeti in giro per la casa e sul divano. Oppure tiravano fuori i bisognini dalla cassetta, lasciandoli poi sui pavimenti in giro per casa.

Purtroppo eravamo in un momento difficile della nostra vita, il primo lockdown ci aveva reso molto stressati, volevamo trasferirci in campagna ma in quel momento vivevamo chiusi in un appartamento, eravamo pieni di lavoro, a mala pena ci prendevamo qualche momento di pausa. Lì per lì abbiamo pensato ‘è solo un momento, gli passerà’. Eravamo sicuri di star facendo tutto bene.

I RIMEDI TRADIZIONALI CHE NON FUNZIONANO, E NEMMENO IL CAMBIO DI CASA

Ai primi segni di aggressività, presi come eravamo dalle nostre problematiche, semplicemente avevamo provato con il rimprovero, la prima cosa che ci veniva in mente, quasi spontaneamente: dicevamo ‘no!’ ad alta voce, battevamo le mani nella speranza di distrarle; ma niente, ci ignoravano del tutto. 

Abbiamo anche provato a fare qualche ricerca online; ma abbiamo trovato un ammasso di blog, articoli e video dove le informazioni erano confuse, contraddittorie… se lì in mezzo qualcuno aveva autorevolezza non si capiva.

Così ci siamo rivolti al veterinario che le seguiva dal momento dell’adozione. Purtroppo ha solo alzato le spalle e ha detto “Capita, provate con un po’ di Feliway diffuso in casa”. Con un po’ di perplessità abbiamo seguito il suo consiglio…Ma non ha funzionato.

Abbiamo provato anche la diffusione di oli essenziali calmanti, ma davano loro fastidio, e sembrava addirittura che aumentassero l’aggressività.

Abbiamo allora provato a studiare manuali di etologia, scegliendoli tra quelli indicati tra i più autorevoli, ma li abbiamo trovati davvero complessi, e lavorando tutto il giorno non avevamo tempo di approfondire quello che non capivamo.

Dopo alcuni mesi arriva quella che doveva essere la svolta: ci siamo finalmente trasferiti in una bellissima casa in campagna in mezzo al nulla. 

Ci siamo detti: ecco, qui le cose andranno di sicuro meglio. Potranno scorrazzare tutto il giorno libere in un luogo incontaminato e senza pericoli, saranno felicissime!

Ma le cose non sono andate così, anzi…

Dopo alcuni mesi dal trasloco sono comparsi i segni di granuloma eosinofilo sugli occhi delle nostre bellissime gattine, e le lotte violente tra di loro sono diventate sempre più frequenti: non te lo nascondiamo, è stato un colpo al cuore.

L’AMORE A VOLTE NON BASTA, SERVE LA CONOSCENZA

Volevamo dar loro la migliore vita possibile, e invece loro erano arrivate al punto di non avvicinarsi più l’una all’altra; se c’era anche solo un piccolo contatto scattava la zuffa.

Da lì abbiamo iniziato a osservarle con più attenzione e abbiamo notato che, anche se all’apparenza con noi erano le solite gattine dolci e coccolone, entrambe sembravano più spente, e scattavano al minimo rumore, come se provassero ansia. 

Ci siamo sentiti malissimo. Le avevamo prese con noi salvandole da una morte per gelo, pensavamo con le nostre conoscenze di garantirgli la migliore vita possibile…e invece non siamo riusciti a farle stare bene. 

Le abbiamo date per scontate, troppo presi come eravamo dai nostri problemi; sì, abbiamo comprato loro il migliore cibo in commercio, non abbiamo mai badato a spese per nulla che le riguardasse…ma le ‘cose’ non bastano. E a volte nemmeno l’amore.

Le nostre gattine ci stavano dicendo qualcosa, e noi volevamo capire cosa. Glielo dovevamo: nel momento in cui abbiamo deciso di accoglierle nella nostra vita abbiamo fatto un patto di rispetto e amore, e questo patto deve essere onorato ogni giorno. 

L’INIZIO DEL VIAGGIO ALLA SCOPERTA DELLE NOSTRE GATTINE

Da quel momento abbiamo deciso di mettere un po’ da parte i nostri impegni personali e di dedicare tempo ad affrontare il mondo del comportamento del gatto in un modo nuovo e approfondito, andando alla ricerca di spiegazioni sul suo comportamento di specie e le cause che lo alterano; così abbiamo scoperto che in realtà ci sono in effetti degli studi che spiegano come mai si verificano certi comportamenti, solo che è molto difficile trovarli e metterli insieme…

Uno dei primi momenti ‘wow’ è arrivato alle prime pagine del libro ‘Decoding your cat’, edizione poco conosciuta in Italia ma in USA una vera ‘bibbia’ del comportamento felino. 

Si tratta di un libro realizzato dall’American College of Veterinary Behaviorists e curato da diversi studiosi tra cui Debra Horwitz, una delle massime esperte mondiali di comportamento felino. 

Per la prima volta abbiamo trovato un modo nuovo di ‘leggere’ il comportamento felino, che comprende il gatto per intero, non solo in alcuni comportamenti.

Soprattutto, già dall’introduzione, insegnava a farsi una domanda precisa in presenza di comportamenti problematici: “Perché adesso?”

Da lì partiva un’analisi del comportamento istintivo del gatto e di questo calato nel contesto domestico.

Partendo da questo studio abbiamo scoperto una miriade di altre pubblicazioni che concordavano su un punto: il gatto, a differenza del cane, non si è evoluto molto dal suo antenato selvatico!

Di fatto conserva uno stretto legame con quello che noi abbiamo iniziato a chiamare ISTINTO BASE PRIMORDIALE.

Il gatto ha sicuramente sviluppato una certa attitudine alla convivenza con gli umani, ma il suo istinto rimane inalterato.

Capito? Noi credevamo di avere due piccole bamboline pelose in casa, e invece erano due piccole tigri in miniatura a tutti gli effetti!

Ma… perché nessuno sa queste cose?

LA CONOSCENZA NASCOSTA SOTTO AL NASO DI TUTTI: l’ISTINTO BASE PRIMORDIALE

La prima cosa che abbiamo capito è che manca un anello di congiunzione tra la conoscenza, molto tecnica e scientifica, e la persona che deve risolvere il problema, che non ha fatto studi di veterinaria. Addirittura come dimostrato dalla nostra ricerca spesso gli studi sono in lingua inglese, ancora meno accessibili.

E poi una nota dolente: troppo spesso anche i veterinari nostrani (non tutti, ma molti) non sono aggiornati e non hanno queste conoscenze, quindi non riescono a dare consigli utili; conoscono la parte ‘scientifica’ del gatto, quella legata alle malattie e ai problemi di alimentazione, ma non la parte di comportamento, o la conoscono in modo superficiale. 

Comunque ci abbiamo messo moltissimo tempo, ma ce l’abbiamo fatta a trovare una via verso la soluzione del problema –  studiando quello che si sa sul comportamento felino e le sue anomalie, abbiamo capito che il punto di partenza base su cui concordano tutti i migliori e più aggiornati studiosi è uno: l’istinto base primordiale nel gatto è ancora molto forte rispetto al cane.

Tutto è cambiato da quel momento per noi.

UN NUOVO MODO DI AMARE

Ci siamo messi al livello delle nostre gattine, abbiamo guardato per la prima volta con i loro occhi ‘selvaggi’ il nostro mondo domestico, il nostro modo di relazionarci a loro, gli stimoli interni ed esterni…

Già solo questo ha migliorato la situazione, perché non abbiamo più affrontato la situazione con stress e senso di colpa, ma come un modo nuovo di dare loro amore.

Ma non ci siamo fermati. Abbiamo iniziato ad unire i puntini e a intravedere dei modelli di comportamento ricorrenti tra di loro, che portavano poi all’aggressione.

Abbiamo capito le radici dell’aggressività correlate all’istinto primordiale, abbiamo smesso i comportamenti in contrasto con l’istinto primordiale e creato nuovi comportamenti in linea con l’istinto primordiale.

La prova che avevamo preso la strada giusta? 

Già dai primi giorni del nuovo approccio la dermatite da granuloma eosinofilo piano piano ha iniziato a ridursi. Gaia e Mina si grattavano e leccavano di meno, non in modo compulsivo. 

Da lì abbiamo continuato a creare una vera ‘comfort zone’ di spazi e comportamenti su misura per loro, la loro natura selvaggia – e per noi.

E il tutto senza sforzo né sofferenza per nessuno!

In poche settimane sono arrivati i miglioramenti veri: le zuffe erano decisamente diminuite in numero e intensità, e le gattine erano più rilassate.

La sera che le abbiamo viste di nuovo giocare insieme e darsi affettuose leccatine sul naso, anziché feroci zampate – cosa che non succedeva più da quando erano cucciole – è stato il momento in cui ci siamo detti ‘ce l’abbiamo fatta’.

Eccoci finalmente: tutti e 4 insieme, in una bella casa in campagna, a goderci una bella vita fatta di tranquillità e pace. Niente più ringhi e soffi a qualunque ora del giorno, niente più corse – e spese! – dal veterinario per controlli del granuloma eosinofilo, niente più sensi di colpa. 

Ci siamo trasformati in una famiglia serena, in armonia. E noi, umani di casa, sentiamo di amare ancora di più le nostre gattine. E forse di aver imparato qualcosa di più anche su noi stessi, di essere diventati persone migliori, con un’attenzione ancora più sensibile all’ecosistema domestico, fatto di rispetto e ascolto.

Da allora siamo sempre molto attenti ai segnali che ci mandano, anche i più sottili, e se qualcosa turba una o entrambe le gattine lo capiamo al volo, perché abbiamo sviluppato una sensibilità tale che ci permette di cogliere anche i più piccoli segnali di disagio.

COME NASCE IL METODO ABC GATTO

La storia con Gaia e Mina ci ha insegnato che anche se si è mossi dall’amore più grande per i membri pelosi della propria famiglia…a volte proprio non basta, se non li si conosce.

Nel tempo ci siamo resi conto che l’approccio con le nostre gattine fatto di studio e applicazione era diventato un metodo vero e proprio fatto di step precisi.

Quasi per gioco lo abbiamo chiamato Metodo ABC GATTO, perché è composto da una serie di conoscenze e azioni semplici che secondo noi tutti dovrebbero conoscere, come si conosce l’alfabeto.

Si basa su pochi punti chiari e semplici: 

  • CONOSCENZA dell’Istinto Base Primordiale del gatto
  • OSSERVAZIONE dell’animale nel proprio contesto con il suo punto di vista, per ricercare la fonte dell’insoddisfazione dell’Istinto Base Primordiale
  • AZIONE per soddisfare l’Istinto Base Primordiale del gatto con stimoli adeguati evitando quelli che sono dannosi o che addirittura peggiorano la situazione

Un giorno ci è tornato alla mente il numero altissimo di persone che avevamo trovato online – nei forum, nei gruppi fb – nella nostra stessa situazione, quando all’inizio del problema cercavamo soluzioni per l’aggressività delle nostre gatte e non sapevamo che pesci pigliare.

Così abbiamo pensato: perché non condividere con loro queste informazioni? 

L’idea ci è piaciuta molto: abbiamo capito che avremmo aiutato moltissime persone preda della disperazione a vedere la luce magari dopo anni di comportamenti problematici del proprio gatto. 

Per prima cosa abbiamo condiviso il metodo ABC Gatto con amici e conoscenti che avevano gatti con problemi. La sua applicazione ha funzionato bene e con ottimi risultati, tutti i nostri amici hanno trasformato la loro relazione con il loro gatto, quindi ci siamo sentiti pronti.

Abbiamo quindi deciso di estendere il metodo ad altre problematiche, ed ecco che ABC Gatto è diventato un progetto ben più grande di quanto potessimo immaginare. Perché le persone come noi, come te, affrontano quotidianamente problemi con il proprio animale!

Così abbiamo cercato i migliori veterinari esperti di comportamento in Italia per la realizzazione di corsi su tutti questi problemi. 

Tutti i corsi realizzati secondo il metodo ABC Gatto sono:

  • brevi, perché si ha sempre troppo poco tempo
  • dal linguaggio semplice e chiaro
  • scientificamente accurati
  • realizzati nell’ottica del nostro metodo ABC Gatto, un metodo semplice e di facile applicazione fatto da proprietari di gatti per proprietari di gatti

Speriamo di poter dare a tutti coloro che convivono con un micio un aiuto per instaurare un rapporto reciproco fatto di amore e rispetto.

Perché senza conoscenza può esserci amore, ma difficilmente un pieno rispetto…e senza un pieno rispetto anche l’amore ne risente.

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